Addio al reddito di cittadinanza: arriva la Misura di Inclusione Attiva
L’Italia dice addio al reddito di cittadinanza. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali sta infatti lavorando alla definizione di un nuovo strumento di sostegno economico e di politica attiva. Secondo quanto ha anticipato negli scorsi giorni il Corriere della Sera, il nuovo strumento si chiamerà Misura di Inclusione Attiva (MIA). Il decreto legge potrebbe già approdare al Consiglio dei Ministri entro le prossime due settimane.
La MIA non sarà soltanto un passaggio di testimone dal reddito di cittadinanza, ma comporterà nuovi requisiti e nuove regole.
Le novità più importanti relative alla nuova misura di inclusione, come ha riportato il quotidiano, sono sostanzialmente tre. La soglia ISEE per l’accesso sarà ridotta da 9.360 euro a 7.200 euro, con una conseguente riduzione della platea. Inoltre, la scala di equivalenza sarà più generosa per coloro che ne avranno diritto, ovvero i valori che determinano l’importo finale in base al numero di componenti. Cambieranno anche le regole sulla residenza, con gli anni di permanenza in Italia che dovrebbero passare da 10 a 5, permettendo ai nuovi cittadini di beneficiare della misura di sostegno. Si proseguirà sul percorso intrapreso con la Legge di Bilancio 2023, introducendo nuovi requisiti e nuove regole.
La Misura di Inclusione Attiva sarà rivolta ai nuclei familiari. La nuova formula prevede, infatti, un sostegno più ampio e duraturo per le famiglie in stato di povertà senza persone occupabili, ovvero con almeno un minorenne, ovvero un anziano, ovvero un disabile. L’importo base di 500 euro, più un contributo per l’affitto pari a un massimo di 280 euro, sarà calcolato in base alla composizione familiare e riconosciuto per 18 mensilità.
Anche coloro che possono reinserirsi nel mondo del lavoro e percepiscono il reddito di cittadinanza potranno beneficiare della MIA, ma in una versione ridotta per importo e durata. In questo caso si parla di un importo base ridotto a 375 euro e una durata massima di un anno.
Per la Misura di Inclusione Attiva, come per il reddito di cittadinanza, sarà possibile presentare la domanda più di una volta, ma con numeri di mensilità sempre più ridotti per i rinnovi.
Il legame tra la percezione del reddito di cittadinanza e la ricerca del lavoro sarà confermato anche per la MIA. I cosiddetti occupabili dovranno stringere un patto per il lavoro tramite i centri per l’impiego, come accade attualmente, ma con la novità del coinvolgimento delle agenzie private per il lavoro.
Nel nuovo sistema, le agenzie otterranno un bonus per ogni contratto concluso, compresi quelli a termine o part-time. Inoltre, sarà creata una piattaforma on-line per mettere in contatto i beneficiari della MIA e le aziende che offrono lavoro. La MIA sarà sospesa in caso di rifiuto di un’offerta di lavoro che venga ritenuta “congrua”. La Legge di Bilancio 2023 prevede potenziamenti dei controlli e nuove regole per contrastare il lavoro irregolare.
Avvocato Ester Cattaneo