Decreto Lavoro approvato dal governo: ecco le misure previste
Il Consiglio dei Ministri del 1° maggio ha approvato il Decreto Lavoro. Scopriamo insieme quali sono le principali misure.
Il governo italiano ha deciso di eliminare il reddito di cittadinanza e sostituirlo con l’Assegno di inclusione. Quest’ultimo è destinato a nuclei con disabili, minori e over 60 e può arrivare fino a 6.000 euro all’anno, suddivisi in 500 euro al mese e un contributo affitto di 3.360 euro all’anno. Se il nucleo è composto da disabili gravi o persone di almeno 67 anni, l’importo mensile sale a 630 euro e il contributo affitto a 150 euro. La misura dura 18 mesi e poi può essere rinnovata per altri 12 mesi. I richiedenti devono soddisfare determinati requisiti, come il reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui e il valore del patrimonio immobiliare non superiore a 150.000 euro. La richiesta può essere fatta online all’Inps, ma è importante non fornire dichiarazioni o documenti falsi, pena una reclusione da 2 a 6 anni.
Il governo italiano ha anche esteso la maggiorazione dell’assegno unico universale ai minori appartenenti a nuclei monogenitoriali dove uno dei genitori è deceduto e l’altro è un lavoratore. Ciò significa che la maggiorazione sarà riconosciuta anche per questi figli minori. Secondo la bozza di relazione tecnica, ci sono circa 80.000 minori al mese che ricevono l’assegno unico e appartengono a nuclei con un solo genitore perché l’altro è deceduto.
L’ultima bozza del Dl Lavoro modifica anche la scala di equivalenza sulla quale sono basati il requisito reddituale per accedere all’Assegno di inclusione e l’ammontare finale dell’aiuto. In sostanza, si tratta di un punteggio associato a ciascun componente del nucleo familiare che fa crescere la soglia di reddito ammessa o il valore del beneficio quanto più è numerosa la famiglia o più critica è la sua situazione. La soglia dell’Isee familiare per accedere sarà di 9.360 euro, in linea con quella del reddito di cittadinanza.
La stretta sui contratti a termine del decreto Dignità viene allentata introducendo nuove causali che giustificano il proseguimento dopo i primi 12 mesi. Le tre ragioni sono: i casi previsti dai contratti collettivi, i patti individuali e la sostituzione di altri lavoratori. Inoltre, è possibile stipulare contratti a tempo determinato per esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva entro la scadenza temporale del 31 dicembre 2024.
Il contratto d’espansione è stato prorogato fino al 31 dicembre 2023 e consente l’uscita fino a 5 anni dalla maturazione dei requisiti pensionistici nei processi di reindustrializzazione e riorganizzazione delle imprese. Secondo il nuovo Dl, per i contratti di espansione di gruppo con più di mille dipendenti, è possibile rimodulare le cessazioni dei rapporti di lavoro con accesso allo scivolo pensionistico entro 12 mesi successivi al termine del contratto. Il datore di lavoro riconoscerà un’indennità mensile basata sul trattamento pensionistico lordo maturato dal lavoratore al momento della cessazione del rapporto.
Il Decreto Trasparenza, in vigore dallo scorso agosto, viene smantellato dal governo Meloni con una serie di semplificazioni e chiarimenti per sgravare i datori di lavoro da adempimenti inutili. Il datore di lavoro non dovrà più fornire informazioni dettagliate riguardo alla durata del periodo di prova, congedo per ferie, importo iniziale della retribuzione, programmazione dell’orario normale di lavoro, ma potrà indicare il riferimento normativo o della contrattazione aziendale. Inoltre, l’azienda dovrà consegnare o mettere a disposizione del personale, anche online, contratti collettivi e regolamenti aziendali applicabili al rapporto di lavoro. La nuova norma interviene anche sui controlli sui lavoratori “automatizzati”.
Il Fondo nuove competenze verrà incrementato con le risorse del Piano nazionale Giovani, donne, lavoro e del programma operativo complementare POC SPAO. Il pacchetto lavoro in discussione prevede un rabbocco di risorse per finanziare le intese sottoscritte dal 2023 per favorire l’aggiornamento professionale dei lavoratori in seguito alla transizione digitale ed ecologica. Le risorse del Fondo nuove competenze copriranno parte della retribuzione oraria e dei contributi previdenziali e assistenziali dei percorsi formativi. La quantità esatta di risorse non è stata ancora specificata nella bozza di testo.
Il nuovo Dl Lavoro prevede un esonero contributivo del 100% fino a 8mila euro l’anno per 12 mesi per i datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato i beneficiari dell’Assegno di inclusione. Inoltre, è previsto uno sgravio del 50% fino a 4mila euro l’anno per 12 mesi per le assunzioni a tempo determinato o stagionali. Un incentivo del 60% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali per 12 mesi è previsto anche per le nuove assunzioni di giovani con meno di 30 anni Neet, cumulabile con altri incentivi.
Il decreto-legge 30 dicembre 1997, n. 457, convertito in legge il 27 febbraio 1998 n. 30, impone limitazioni al lavoro marittimo per garantire la sicurezza a bordo delle navi. Tuttavia, a causa della carenza di marittimi comunitari, si può derogare a queste limitazioni per un massimo di tre mesi per le navi traghetto Ro-ro e Ro-ro PAX iscritte nel registro internazionale. Questo permette di garantire la continuità territoriale, la competitività ed efficienza del trasporto locale ed insulare via mare, anche tra porti appartenenti al territorio nazionale, continentale e insulare, attraverso accordi collettivi nazionali stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentativi a livello nazionale.
Il decreto legge prevede che l’offerta di lavoro per i beneficiari dell’assegno di inclusione debba essere congrua, altrimenti il suo rifiuto comporta la perdita del sussidio. Il lavoro offerto deve essere a tempo indeterminato o a termine superiore a 12 mesi, a tempo pieno o parziale non inferiore al 60% dell’orario a tempo pieno, e la retribuzione deve rispettare i minimi salariali previsti dai contratti collettivi. Se il contratto è inferiore a 12 mesi, il luogo di lavoro non deve essere distante più di 80 chilometri da casa. L’assegno è sospeso per contratti di durata tra uno e sei mesi.
Il pacchetto welfare approvato dal governo italiano prevede l’aumento della soglia di fringe benefit esentasse per i lavoratori dipendenti con figli minori a 3mila euro e l’esenzione fiscale delle somme erogate o rimborsate per il pagamento delle utenze domestiche. Il tetto attuale è di 258,23 euro, ma il nuovo intervento finanziato con 142 milioni di euro nel 2023 porterà notevoli benefici per le famiglie italiane. Inoltre, un fondo da 60 milioni di euro aiuterà a sostenere le famiglie e a promuovere la conciliazione vita-lavoro attraverso il potenziamento dei centri estivi e dei servizi socioeducativi territoriali.
Il Rifinanziamento Caf è stato introdotto per far fronte all’aumento dei volumi di dichiarazioni sostitutive uniche ai fini del calcolo dell’Isee e per supportare le famiglie con nuove misure di sostegno. Gli stanziamenti sono stati incrementati di 30 milioni di euro limitatamente all’assistenza nella presentazione della Dsu a fini Isee, affidate ai centri di assistenza fiscale.
Il tema della sicurezza sul lavoro è di fondamentale importanza per le imprese in Italia. Una maggiore condivisione dei dati tra enti pubblici e privati può aiutare a individuare i fattori di rischio in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, di lavoro irregolare, di evasione od omissione contributiva. Questo permette di predisporre e definire le pratiche ispettive con maggior tempestività. L’Ispettorato nazionale del lavoro (Inl) è il soggetto che coordina la raccolta e l’analisi dei dati.
Il governo italiano ha annunciato un fondo ad hoc per indennizzare gli studenti che subiscono infortuni mortali durante i percorsi di scuola-lavoro. Il Fondo per il 2023 sarà di 10 milioni e coprirà gli eventi occorsi dal 1° gennaio 2018. Inoltre, ci saranno 2 milioni destinati al Fondo per ciascun anno a partire dal 2024. Secondo la bozza di relazione tecnica nel 2021 ci sono state 256 denunce di infortunio di alunni “on the job”, poi diventate 2.103 nel 2022, con un caso mortale nel 2021 e due nel 2022. L’indennizzo alle famiglie potrà essere cumulato con l’assegno una tantum corrisposto dall’Inail per gli assicurati.
Il governo italiano ha introdotto lo Strumento di Attivazione per aiutare i componenti dei nuclei familiari in povertà assoluta a trovare lavoro. L’iniziativa prevede la partecipazione a programmi formativi e di accompagnamento al lavoro o di politica attiva. È utilizzabile dai 18 ai 59 anni con un valore Isee non superiore a 6.000 euro annui. La richiesta avviene online, seguita dalla stipula del patto di servizio personalizzato. I partecipanti ricevono un beneficio economico di 350 euro al mese per un massimo di 12 mesi se partecipano a progetti formativi o di utilità collettiva. Inps eroga il pagamento tramite bonifico mensile.
Il Decreto Legge sul lavoro ha introdotto un taglio del cuneo fiscale-contributivo di 4 punti aggiuntivi per un periodo di 6 mesi, operativo tra luglio e dicembre. L’intervento è destinato ai lavoratori con retribuzioni lorde fino a 35mila euro e finanziato con circa 4 miliardi di euro. Il taglio del cuneo fiscale per le retribuzioni fino a 25mila euro è di 3 punti, mentre per la fascia di retribuzioni compresa tra 25mila e 35mila euro è di 2 punti. Questa novità è diversa dall’ipotesi originaria del governo di aumentare uniformemente il taglio del cuneo fiscale di 4 punti per le retribuzioni fino a 35mila euro, fino a dicembre.
Avvocato Ester Cattaneo