12 Ottobre 2023
In
Lavoro
È estorsione imporre al lavoratore in nero la regolarizzazione a condizioni di sfavore
La sezione seconda penale della Corte di Cassazione ha ricondotto al reato di estorsione e di intermediazione illecita (artt. 629 e 603 bis c.p.) l’imposizione da parte del datore di lavoro ad alcune lavoratrici “in nero” di interrompere il rapporto nel caso di rifiuto ad una regolarizzazione ma a condizioni economiche palesemente inique e contrarie alle disposizioni di legge (con negazione dei diritti alle ferie, mancato rispetto degli orari di lavoro e omessa retribuzione in caso di assenza).