Il datore e le sigle sindacali: ordinanza n. 2520 della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 2520 del 27.01.2023, ha stabilito che in caso di conflitto tra le diverse sigle sindacali, il datore di lavoro deve adottare un atteggiamento neutrale e non può avvalersi dei propri poteri disciplinari.

Il caso affrontato riguarda un rappresentante sindacale che ha impugnato una sanzione disciplinare (sospensione per 8 giorni) che gli era stata inflitta per aver inviato una mail a dei colleghi, strumentalizzando la morte di un altro dipendente per criticare l’azienda e i rappresentanti di altre sigle sindacali.

La Corte d’Appello ha accolto la richiesta del lavoratore, ritenendo che la sua condotta fosse riconducibile alla dialettica sindacale e al diritto di critica, soprattutto alla luce del fatto che una lettera del dipendente suicida aveva collegato il suo gesto estremo alla situazione di stress lavorativo causata dal conflitto tra le diverse sigle sindacali riguardo la sottoscrizione di un accordo di mobilità.

La Cassazione ha confermato la decisione di merito, sottolineando che il datore di lavoro deve mantenere un atteggiamento di neutralità in caso di conflitto tra le diverse sigle sindacali riguardo agli interessi dei lavoratori. Solo in casi estremi, come la tutela dell’incolumità delle persone o dell’integrità dell’azienda, può intervenire ma, anche in questi casi, non può avvalersi dei propri poteri disciplinari e gerarchico-direttivi, che sono riservati esclusivamente alla gestione delle esigenze produttive dell’azienda.

Tuttavia, anche in queste situazioni, la Corte ha stabilito che non è consentito al datore di lavoro di utilizzare i poteri disciplinari o gerarchico-direttivi, che sono riservati esclusivamente al governo delle esigenze produttive dell’azienda.

In base a questi principi, la Cassazione ha rigettato il ricorso della società e ha confermato la decisione di illegittimità della sanzione disciplinare inflitta al lavoratore rappresentante sindacale. La sentenza rappresenta un importante chiarimento giuridico in merito ai limiti del potere disciplinare del datore di lavoro in situazioni di conflitto tra le varie organizzazioni sindacali.

Avvocato Ester Cattaneo