Il dipendente ha il diritto di accedere ai dati sulla geolocalizzazione
Il Garante per la protezione dei dati personali, nel sanzionare una società che ha negato l’accesso alle informazioni rilevati tramite GPS installato sui veicoli utilizzati dal personale, ha affermato che è un diritto dei lavoratori dipendenti richiedere ed ottenere i dati sulla geolocalizzazione, utilizzati dal datore di lavoro per elaborare i rimborsi chilometrici e la retribuzione mensile oraria.
Alla rilevazione del GPS, infatti, deriva indirettamente la geolocalizzazione dei dipendenti e, di conseguenza, un trattamento di dati personali, quantomeno nel momento della lettura dei contatori.
Il Garante ha pertanto ordinato alla società di fornire ai reclamanti i dati relativi alle specifiche rilevazioni/coordinate geografiche effettuate con il GPS dello smartphone e tutte le informazioni ricollegate al trattamento richieste.
https://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9927212