Il nuovo 441-bis del Codice di Procedura Civile

L’articolo 441-bis del Codice di Procedura Civile è una norma che è stata recentemente introdotta per disciplinare la trattazione delle cause di licenziamento in cui sia proposta la domanda di reintegrazione del lavoratore nel posto di lavoro. La norma ha stabilito che queste controversie hanno priorità rispetto alle altre pendenti e che il giudice può ridurre i termini del procedimento per garantire una soluzione più rapida.

L’articolo 441-bis fa parte di un processo di superamento del cosiddetto “rito Fornero”, una normativa che in generale non era stata molto apprezzata dalle parti coinvolte. La legge 206/2021 ha delegato il Governo a emanare norme per unificare e coordinare la disciplina dei procedimenti di impugnazione dei licenziamenti, anche quando si devono risolvere questioni relative alla qualificazione del rapporto di lavoro.

La scelta del legislatore era attesa, in quanto il rito Fornero non aveva mai ottenuto un grande successo e aveva addirittura subito delle critiche da parte di esperti del settore. Il processo di superamento del rito Fornero era iniziato già con il decreto legislativo 23/2015, che aveva sottratto al rito Fornero le impugnative dei licenziamenti dei lavoratori assoggettati al regime delle tutele crescenti.

Le controversie relative ai licenziamenti ora, con l’introduzione dell’articolo 441-bis c.p.c., saranno regolate dalle norme previste dagli articoli 409 ss c.p.c., afferendo in buona sostanza alle disposizioni già previste per le cause di lavoro, salvo che per alcune nuove disposizioni che sono introdotte con la nuova norma.

In sintesi, l’articolo 441-bis garantisce una maggiore priorità alle cause di licenziamento e permette al giudice di ridurre i termini del procedimento per garantire una soluzione più celere.

Avvocato Ester Cattaneo