Il tempo di vestizione va sempre retribuito?

Non sempre il cosiddetto “tempo tuta” deve essere retribuito.

Lo ha precisato la Corte di Cassazione con la Sentenza n. 25478 31 agosto 2023, individuando il discrimine nell’eterodirezione da parte del datore di lavoro: “nel rapporto di lavoro subordinato, il tempo necessario a indossare l’abbigliamento di servizio, c.d. “tempo tuta”, costituisce tempo di lavoro soltanto ove qualificato da eterodirezione, in difetto della quale l’attività di vestizione rientra nella diligenza preparatoria inclusa nell’obbligazione principale del lavoratore e non dà titolo ad autonomo corrispettivo.

Cassazione Civile Sezione Lavoro Sentenza n. 25478 del 31.08.2023