Per la Cassazione la carta docente spetta anche agli insegnanti precari.
PoSpetta la carta docente anche agli insegnanti precari?
Per provare a fornire una risposta definitiva ad un quesito che ha interessato migliaia di docenti, con ordinanza del 24 aprile 2023 il Tribunale di Taranto ha rinviato alla Corte di Cassazione ai sensi dell’art. 363 bis c.p.c. una controversia avente ad oggetto la richiesta di riconoscimento della carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione da parte di un docente con contratto a tempo determinato.
L’ordinanza costituisce una delle prime applicazioni dell’articolo 363-bis c.p.c.
Inserito dall’articolo 3, comma 27, lettera c) del D.Lgs. n. 149 del 10 ottobre 2022, ha introdotto il rinvio pregiudiziale della questione alla Corte di Cassazione a determinati presupposti.
Più specificamente, la questione deve essere necessaria alla definizione, anche parziale, del giudizio e non deve essere stata ancora risolta dalla Corte di Cassazione.
Deve poi presentare gravi difficoltà interpretative ed infine deve essere potenzialmente seriale.
È esattamente questo il caso della carta docente agli insegnanti precari, che ha interessato ed interessa da anni tutti i tribunali italiani, coinvolgendo tutti coloro che svolgono attività di insegnamento sulla scorta di incarichi rinnovati anno per anno.
I quesiti dell’ordinanza di rimessione.
I quesiti prospettati dal Tribunale possono essere sintetizzati così:
- se la carta docente debba essere attribuita anche per le supplenze brevi oppure soltanto per le supplenze di durata pari o superiori ai 150 giorni;
- se il bonus abbia natura retributiva oppure di mera reintegrazione di un importo speso nell’interesse del datore di lavoro;
- se l’attribuzione della carta docente consista in una obbligazione di fare, azionabile entro il termine di prescrizione di 10 anni, oppure in una mera obbligazione pecuniaria, richiedibile entro l’inferiore termine di 5 anni;
- se la carta possa essere riconosciuta anche ai docenti già cessati in via definitiva dal servizio, in quanto concretizzante il diritto ad un mero beneficio pecuniario, oppure richieda che il dipendente sia ancora in servizio con un contratto a tempo determinato o possa almeno essere riassunto, in quanto iscritto nelle GPS.
I principi di diritto della Corte di Cassazione.
La Cassazione, dopo l’udienza celebrata il 4 ottobre 2023, ha pubblicato ieri 27 ottobre 2023 la sentenza n. 29961 del 2023.
Rispondendo agli interrogativi, la Suprema Corte ha enunciato i seguenti principi di diritto:
- La Carta Docente spetta ai docenti non di ruolo che ricevano incarichi annuali fino al 31 agosto o incarichi per docenza fino al termine delle attività di didattiche, ovverosia fino al 30 giugno;
- Ai docenti di cui sopra che al momento della pronuncia giudiziale sul lor diritto, siano interni al sistema delle docenze scolastiche, perché
iscritti nelle graduatorie per le supplenze, incaricati di una supplenza o transitati in ruolo, spetta l’adempimento in forma specifica, per l’attribuzione della Carta Docente, secondo il sistema proprio di essa e per un valore corrispondente a quello perduto,
oltre interessi o rivalutazione; - Ai docenti di cui sopra, ai quali il beneficio non sia stato tempestivamente riconosciuto e che, al momento della pronuncia giudiziale, siano
fuoriusciti dal sistema delle docenze scolastiche, per cessazione dal servizio di ruolo o per cancellazione dalle graduatorie per le supplenze, spetta il risarcimento, per i danni che siano da essi allegati, rispetto ai quali, oltre alla prova presuntiva, può ammettersi la liquidazione equitativa; - L’azione di adempimento in forma specifica per l’attribuzione della Carta Docente si prescrive nel termine quinquennale di cui
all’art. 2948 n. 4 c.c., che decorre dalla data in cui è sorto il diritto all’accredito, mentre la prescrizione delle azioni risarcitorie per mancata
attribuzione della Carta Docente, stante la natura contrattuale della responsabilità, è decennale ed il termine decorre, per i docenti già
transitati in ruolo e cessati dal servizio o non più iscritti nelle graduatorie per le supplenze, dalla data della loro fuoriuscita dal
sistema scolastico.
Di seguito il PDF della sentenza:
Sentenza Cassazione Sezione Lavoro n. 29961 del 27.10.2023
In definitiva, la Carta Docente (o il suo equivalente in termini di risarcimento) spetta a pieno titolo anche ai docenti precari con incarichi a tempo determinato al 31 agosto o al 30 giugno.
Va doverosamente annotato che il Tribunale di Bergamo, nelle pronunzie emesse ad oggi, ha accolto le domande dei docenti in sostanza nei termini indicati il 27 ottobre 2023 dalla Cassazione, da ultimo con sentenza del 25 ottobre del Giudice dott. Sergio Cassia:
sentenza-Tribunale-di-Bergamo-dott.-Cassia-25.10.2023