Negoziazione assistita nelle cause di lavoro: nuovo strumento per la risoluzione del contenzioso

La riforma del processo civile prevede l’entrata in vigore, a partire dal 28 febbraio 2023, di un nuovo strumento che potrebbe contribuire a deflazionare le controversie di lavoro: la negoziazione assistita. Questa modalità di risoluzione alternativa delle controversie rappresenta una opportunità per le parti coinvolte di risolvere pacificamente le proprie divergenze, senza dover ricorrere ai tribunali.

La negoziazione assistita era già regolamentata attraverso la Legge 10 novembre 2014 n. 162. Ora però la riforma del processo civile aggiunge a tale normativa un nuovo articolo 2-ter, intitolato “negoziazione assistita nelle controversie di lavoro”, con riferimento a tutte le cause trattate dall’articolo 409 del Codice di Procedura Civile, pur mantenendo in essere quanto previsto dall’articolo 412-ter c.p.c. rispetto alle modalità di conciliazione ed arbitrato. L’introduzione del nuovo articolo consentirà in sostanza alle parti un dialogo anche al di fuori delle sedi protette ex art 2113 cc.

Con l’introduzione della negoziazione assistita il Legislatore intende quindi consentire di disporre dei propri diritti alle parti necessariamente supportate da un avvocato e da un professionista specializzato, che funga da facilitatore e garante del rispetto delle regole di negoziazione.
La negoziazione assistita ha come obiettivo la definizione di un accordo transattivo che risolva la controversia in modo definitivo e vincolante.

In particolare, nella materia del diritto del lavoro, la negoziazione assistita può essere utilizzata per risolvere controversie riguardanti il rapporto di lavoro, come ad esempio questioni relative a retribuzioni, orari di lavoro, licenziamenti e via dicendo.

La negoziazione assistita presenta molteplici vantaggi rispetto alla via giudiziaria. In primo luogo, la negoziazione è più rapida ed economica rispetto ad un procedimento giudiziario, che può durare anni e comportare costi elevati. Inoltre, la negoziazione consente alle parti di definire un accordo che risponda alle loro esigenze specifiche, in modo flessibile e personalizzato.

Questo strumento rappresenta oltretutto un’opportunità per le parti di mantenere o addirittura rafforzare i rapporti lavorativi, evitando la tensione e la contrapposizione che spesso derivano dalla via giudiziaria.

In conclusione, la negoziazione assistita rappresenta un importante strumento per la risoluzione delle controversie di lavoro e costituisce una valida alternativa alla via giudiziaria. Le parti interessate possono avvalersi di questa modalità di risoluzione alternativa per trovare una soluzione pacifica e rapida alle proprie divergenze, evitando i costi e i tempi lunghi del processo giudiziario.

 

Avvocato Ester Cattaneo