Rito Fornero ammissibile quando viene richiesto il previo accertamento della subordinazione, ordinanza della Cassazione
L’ordinanza n. 9509 del 06.04.2023 emessa dalla Cassazione ha stabilito che l’impugnativa giudiziale del licenziamento proposta con rito Fornero è ammissibile anche quando richiede l’accertamento della natura subordinata del rapporto.
Nel caso in questione, il lavoratore ha impugnato il licenziamento ricevuto attraverso un ricorso giudiziale con rito Fornero, chiedendo l’accertamento della natura subordinata del rapporto di consulenza. La Corte d’Appello ha accettato la richiesta del lavoratore, ritenendo che il ricorso fosse ammissibile e proponibile con tale rito.
L’ordinanza della Cassazione, in merito alla controversia sulla natura subordinata del rapporto di lavoro tra una società e un dipendente, ha ritenuto inapplicabile la censura mossa dalla società circa l’inammissibilità della domanda proposta con rito Fornero.
Secondo i Giudici di legittimità, l’accertamento della natura giuridica del rapporto di lavoro e l’individuazione del soggetto datore di lavoro sono compatibili con il rito speciale previsto dall’art. 1, comma 48, della L. 92/2012.
Tali questioni sono infatti tra quelle che il giudice deve affrontare e risolvere nel percorso per giungere alla decisione di merito sulla domanda concernente la legittimità o meno del licenziamento. La Cassazione ha quindi confermato l’illegittimità del recesso e rigettato il ricorso della società.
Avvocato Ester Cattaneo