Salario minimo, cosa prevede la proposta delle opposizioni parlamentari

Il 4 luglio, alla Camera dei Deputati, è stata presentata una proposta di legge per istituire un salario minimo. Tutte le opposizioni, tra cui il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle, Avs Azione e + Europa, hanno sottoscritto la proposta, con l’eccezione di Italia Viva. Questo progetto di legge rappresenta uno dei possibili tentativi di recepire i contenuti della direttiva comunitaria 2022/2041 sul salario minimo.

La relazione esplicativa allegata alla proposta presenta una situazione allarmante, evidenziando dati che documentano un rapido aumento del divario salariale, cresciuto di quasi 10 punti percentuali dal 2006, soprattutto a svantaggio delle lavoratrici, dei giovani e dei lavoratori a tempo parziale. La pandemia e l’aumento dell’inflazione hanno aggravato le differenze salariali, soprattutto nei settori con un’elevata percentuale di lavoratori a basso salario, come il commercio al dettaglio, i servizi e il turismo. Secondo l’INPS, ci sono 2 milioni 596 mila 201 lavoratori “sotto la soglia” considerando un salario minimo di 8 Euro all’ora, e sono 2 milioni 840 mila 893 considerando un salario minimo di 9 euro all’ora e le mensilità aggiuntive. L’insufficienza dei salari è evidente anche dal fatto che 172 mila 868 persone, pur avendo un impiego attivo, hanno dovuto ricorrere al reddito di cittadinanza. Secondo i sostenitori della legge, il principale ostacolo a una giusta retribuzione risiede nel proliferare di contratti collettivi “pirata”, stipulati da soggetti con scarsa rappresentanza e che distorcono la concorrenza. Altre cause sono individuate nella frammentazione dei settori e nell’aumento delle forme di lavoro atipico e delle esternalizzazioni.

La proposta di legge presentata dalle opposizioni affida alla contrattazione collettiva il compito di stabilire le tabelle retributive, con l’obbligo che la retribuzione non sia inferiore a 9 Euro all’ora per il Trattamento Economico Minimo orario (TEM) e a quanto stabilito dai sindacati maggiormente rappresentativi per il Trattamento Economico Complessivo (TEC).

Inoltre, il testo propone l’introduzione di strumenti di tutela specifici contro il sottosalario. Un procedimento giudiziario, simile a quello previsto per la repressione di comportamenti antisindacali (articolo 28 della Legge 300/1970), sarà finalizzato a contrastare le condotte che eludono la normativa, come ad esempio la stipula di contratti part-time falsi, che sembrano conformi ai contratti collettivi ma obbligano il lavoratore a lavorare il doppio del tempo, oppure accordi che costringono il lavoratore a restituire parte del salario formalmente corrisposto in modo regolare. Un altro strumento di tutela sarà rappresentato dalla “diffida accertativa” (articolo 12 del Decreto legislativo 124/2004) che, grazie alla nuova normativa, consentirà di quantificare in anticipo il trattamento minimo retributivo a cui il lavoratore ha diritto, agevolando il recupero amministrativo tramite l’Ispettorato nazionale del lavoro.

Secondo i promotori, l’adeguamento delle aziende alla legge sul salario minimo dovrebbe essere accompagnato da specifici benefici temporanei previsti dalla legge di bilancio del 2024. Le disposizioni dovrebbero entrare in vigore il 15 novembre 2024, entro il termine previsto per il recepimento della direttiva UE sul salario minimo.

Nonostante la proposta di legge ribadisca che i sindacati possono stabilire un Trattamento Economico Complessivo più favorevole con efficacia limitata ai propri iscritti, alcuni esponenti sindacali hanno espresso preoccupazione riguardo al rischio che la soglia minima di 9 Euro fissata per legge possa portare a una riduzione dei salari medi. Per affrontare questa problematica, alcuni suggeriscono di regolamentare la rappresentanza sindacale e di eliminare i contratti “pirata”. In ogni caso, il Presidente di Confindustria, Bonomi, ritiene che la legge contro il dumping salariale non riguardi i contratti del settore industriale, poiché tutti superano la cifra minima di 9 Euro lordi.

Avvocato Ester Cattaneo