Smart working, proroga fino al 31 dicembre

La proroga del diritto allo smart working fino al 31 dicembre 2023 per i lavoratori genitori di figli under 14 e per i lavoratori fragili è una delle novità più rilevanti introdotte dalla legge di conversione del Decreto Lavoro. Questa decisione è stata presa insieme ad altre importanti modifiche riguardanti il reddito di cittadinanza, i contratti a termine e il bonus lavoro Estate per i lavoratori del settore turistico.

Per quanto riguarda i lavoratori genitori con figli under 14, il diritto allo smart working è stato prorogato fino alla fine del 2023. Tuttavia, questo diritto non si applica a tutti i lavoratori, ma solo a quelli definiti “fragili” e ai genitori con figli di età inferiore ai 14 anni.

Nel caso dei genitori, affinché possano beneficiare dello smart working, devono essere soddisfatte le seguenti condizioni:

  1. Devono avere un contratto da dipendente nel settore privato e almeno un figlio di massimo 14 anni.
  2. Nel nucleo familiare non deve esserci un altro genitore che beneficia di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa.
  3. L’altro genitore non può essere disoccupato.
  4. La modalità di smart working deve essere compatibile con le caratteristiche del lavoro svolto.

La compatibilità con le caratteristiche del lavoro significa che solo i lavoratori il cui lavoro può essere svolto a distanza hanno diritto allo smart working. Alcuni esempi di lavori che possono essere svolti da remoto sono: addetto alla contabilità, addetto al call center, incaricato alla progettazione. Al contrario, mestieri come commessa, cassiere, operaia o autista richiedono la presenza fisica sul posto di lavoro.

Per quanto riguarda gli altri genitori, la normativa limita il diritto allo smart working ai soli genitori con figli di età inferiore ai 14 anni. Esistono alcune categorie di lavoratori che possono avere una priorità nell’accesso allo smart working, ma non un vero e proprio diritto. Queste categorie comprendono genitori di figli con disabilità ai sensi della legge 104, lavoratori con disabilità in situazione di gravità accertata ai sensi della legge 104 e caregiver di persone con indennità di accompagnamento.

La seconda categoria che ha diritto allo smart working fino alla fine del 2023 è quella dei lavoratori fragili. Questa categoria è stata creata in seguito alla pandemia e originariamente includeva soggetti che, in caso di contagio da COVID-19, presentavano un maggiore rischio per la propria salute a causa di gravi patologie preesistenti. Con un Decreto del Ministero della Salute del 4 febbraio 2022, sono state definite le patologie che consentono di lavorare in modalità agile. Tuttavia, affinché il lavoratore possa esercitare il diritto allo smart working, deve essere in possesso di una certificazione medica idonea.

Per gli altri lavoratori, vale a dire coloro che non rientrano né nella categoria dei genitori con figli under 14 né in quella dei lavoratori fragili, si applica la disciplina ordinaria prevista dal decreto legislativo 81 del 2017 a partire dal 1° settembre 2022. Questa disciplina prevede che lo smart working sia possibile solo in presenza di un accordo tra l’azienda e i lavoratori.

In sintesi, la proroga del diritto allo smart working fino al 31 dicembre 2023 per i genitori con figli under 14 e i lavoratori fragili rappresenta un’importante misura di sostegno all’equilibrio tra lavoro e famiglia, nonché alla tutela della salute dei lavoratori più vulnerabili. Allo stesso tempo, per gli altri lavoratori, il ricorso allo smart working dipende dalla volontà dell’azienda e da specifiche condizioni di legge.

Avvocato Ester Cattaneo